I bassi consumi rappresentano il vantaggio più significativo alla base della scelta delle lampadine a led, che da questo punto di vista si rivelano molto più convenienti, sul piano economico, rispetto a tutte le altre alternative che si possono trovare sul mercato. Si calcola, infatti, che una lampada a led a parità di luminosità assicurata sia in grado di durare 20 volte di più rispetto a una lampadina tradizionale e al tempo stesso di consumare 7 volte meno. Anche il confronto con una lampada a risparmio energetico è vincente: la lampadina a led, infatti, dura il doppio e consuma 4 volte in meno.
Che cos’è il led?
Ma in che cosa consistono di preciso le lampadine a led? Led è l’acronimo di Light Emitting Diode, in italiano diodo a emissione luminosa. Il diodo non è altro che un componente elettronico di dimensioni contenute che emette luce nel momento in cui è attraversato dalla corrente elettrica. In una lampadina a led, in realtà, ci sono più led, proprio perché essi hanno dimensioni contenute, ovviamente in base al livello di luminosità che si vuole ottenere. Dopo aver acquistato una lampadina a led, la si può usare per sostituire una lampadina a incandescenza. In commercio si trovano prodotti di vari marchi, con prezzi differenti che cambiano a seconda della qualità dei materiali impiegati e che non determinano tanto le prestazioni quanto la durata. Per capire qual è il livello di luminosità che viene garantito da una lampadina a led, è sufficiente verificare sulla confezione quanti lumen sono prodotti: per avere un’idea, una lampadina classica da 100 watt garantisce una produzione che si aggira attorno ai 1.300 lumen.
Come valutare le lampadine a led
Per riuscire a risparmiare con le lampadine a led è necessario conoscerle e distinguerle, anche facendo riferimento ai watt: essi esprimono il livello di consumo di una lampadina a incandescenza, ma per i led su ogni confezione è riportata l’equivalenza per la quale la stessa luce che viene generata da una lampadina a incandescenza da 100 watt può essere generata da meno di 15 watt a led. La luce, tuttavia, non è sempre uguale: quella delle lampadine a risparmio energetico di prima generazione, per esempio, era molto fredda. Il problema non si pone con la tecnologia led, che mette a disposizione una ricca varietà di colori che differiscono in base ai materiali adottati per la realizzazione delle lampadine. La sensazione data dalla luce può essere più o meno fredda ed è espressa in gradi kelvin.
La luce è tanto più calda quanto minore è il numero di gradi kelvin; superati i 3mila kelvin, la luce viene ritenuta fredda. Le lampadine a incandescenza tradizionali che producono una luce calda e bianca rimangono tra i 2.500 e i 2.700 kelvin. La luce del sole, a mezzogiorno, è di oltre 5mila kelvin.
La durata delle lampadine a led
Uno degli aspetti più importanti per la valutazione dell’affidabilità di una lampadina a led ha a che fare con la sua durata. Prodotti di questo tipo, in genere, sono progettati e realizzati per riuscire a funzionare per più di 20mila ore, vale a dire 8 ore di accensione ogni giorno per circa 6 anni di seguito. Nel caso di materiali buoni, comunque, si può andare oltre le 50mila ore, praticamente 6 ore al giorno per circa un quarto di secolo.
Sono due i tipi di attacco delle lampadine a led: E14 ed E27. Quest’ultimo si caratterizza per la parte in fondo a vite tanto larga quanto lunga, mentre l’E14 presenta una parte in fondo a vite decisamente più lunga. Prendere nota della tipologia di attacco è sempre utile per avere la certezza che la lampadina a led che si andrà ad acquistare possa sostituire senza problemi quella tradizionale.